Prendo spunto dall’articolo di Guido Vitiello apparso su Internazionale di oggi per riflettere su quella specifica patologia  che in giapponese di definisce: “Tsundoku”, ovvero “l’atto di comprare un libro e poi non leggerlo, di solito mettendolo in una pila di altri libri non letti”. Tutto questo in tre sillabe. Vitiello non osa immaginare “cosa avrebbe potuto inventarsi un tedesco, una di quelle parole composte che esasperavano Mark Twain, una cosa come Gekaufteundnichtgelesenbücherstapeln”.

Ho condiviso l’opinione dell’autore sui bibliomani, a suo parere frequentatori assidui di tutti e sette i vizi capitali.

La mia unica forma di shopping compulsivo riguarda i libri, solo quelli. Sarà forse per compensare la totale assenza di tale sindrome per qualsiasi altra forma di shopping (aiuto! Solo la parola in sé mi crea panico), la mia patologia è gravissima. Esclusivamente relegata alla libreria, ma di livello altissimo e cronico. Eppure, ripensando ai vizi capitali del bibliomane, vengo avvolta dalla tolleranza, molto probabilmente a causa della mia appendice di materiale infiammabile (leggasi “coda di paglia”).

Smetto di scondinzolare e mi appello al Maestro Supremo in materia di scrittura, Italo Calvino: “siccome il meglio che ci si può aspettare è di evitare il peggio”, “ecco, proprio perché lo hai escluso in ogni altro campo, credi che sia giusto concederti ancora questo piacere giovanile dell’aspettativa in un settore ben circoscritto come quello dei libri, dove può andarti male o andarti bene, ma il rischio della delusione non è grave”.

Chi potrebbe osare dar torto a Calvino? Io sicuramente no!

Resto sulle pagine introduttive di “Se una notte d’inverno un viaggiatore” perché la descrizione del lettore avido e vizioso in libreria resta, a mio parere, insuperabile e attualissima. L’immagine di Tom Gauld che illustra l’articolo di Vitiello sembra descrivere proprio le parole di Calvino scritte 35 anni fa.

(…)
Già nella vetrina della libreria hai individuato la copertina col titolo che cercavi. Seguendo questa traccia visiva ti sei fatto largo nel negozio attraverso il fitto sbarramento dei Libri Che Non Hai Letto che ti guardavano accigliati dai banchi e dagli scaffali cercando d’intimidirti. Ma tu sai che non devi lasciarti mettere in soggezione, che tra loro s’estendono per ettari ed ettari i Libri Che Puoi Fare A Meno Di Leggere, i Libri Fatti Per Altri Usi Che La Lettura, i Libri Già Letti Senza Nemmeno Bisogno D’Aprirli In Quanto Appartenenti Alla Categoria Del Già Letto Prima Ancora D’Essere Stato Scritto. E così superi la prima cinta dei baluardi e ti piomba addosso la fanteria dei Libri Che Se Tu Avessi Più Vite Da Vivere Certamente Anche Questi Li Leggeresti Volentieri Ma Purtroppo I Giorni Che Hai Da Vivere Sono Quelli Che Sono. Con rapida mossa li scavalchi e ti porti in mezzo alle falangi dei Libri Che Hai Intenzione Di Leggere Ma Prima Ne Dovresti Leggere Degli Altri, dei Libri Troppo Cari Che Potresti Aspettare A Comprarli Quando Saranno Rivenduti A Metà Prezzo, dei Libri Idem Come Sopra Quando Verranno Ristampati Nei Tascabili, dei Libri Che Potresti Domandare A Qualcuno Se Te Li Presta, dei Libri Che Tutti Hanno Letto Dunque È Quasi Come Se Li Avessi Letti Anche Tu. Sventando questi assalti, ti porti sotto le torri del fortilizio, dove fanno resistenza
– i Libri Che Da Tanto Tempo Hai In Programma Di Leggere,
– i Libri Che Da Anni Cercavi Senza Trovarli,
– i Libri Che Riguardano Qualcosa Di Cui Ti Occupi In Questo Momento,
– i Libri Che Vuoi Avere Per Tenerli A Portata Di Mano In Ogni Evenienza,
– i Libri Che Potresti Mettere Da Parte Per Leggerli Magari Quest’Estate,
– i Libri Che Ti Mancano Per Affiancarli Ad Altri Libri
Nel Tuo Scaffale, i Libri Che Ti Ispirano Una Curiosità Improvvisa, Frenetica E Non Chiaramente Giustificabile.
Ecco che ti è stato possibile ridurre il numero illimitato di forze in campo a un insieme certo molto grande ma comunque calcolabile in un numero finito, anche se questo relativo sollievo ti viene insidiato dalle imboscate dei Libri Letti Tanto Tempo Fa Che Sarebbe Ora Di Rileggerli e dei Libri Che Hai Sempre Fatto Finta D’Averli Letti Mentre Sarebbe Ora Ti Decidessi A Leggerli Davvero.
Ti liberi con rapidi zig zag e penetri d’un balzo nella cittadella delle Novità Il Cui Autore O Argomento Ti Attrae. Anche all’interno di questa roccaforte puoi praticare delle brecce tra le schiere dei difensori dividendole in Novità D’Autori O Argomenti Non Nuovi (per te o in assoluto) e Novità D’Autori O Argomenti Completamente Sconosciuti (almeno a te) e definire l’attrattiva che esse esercitano su di te in base ai tuoi desideri e bisogni di nuovo e di non nuovo (del nuovo che cerchi nel non nuovo e del non nuovo che cerchi nel nuovo).
Tutto questo per dire che, percorsi rapidamente con lo sguardo i titoli dei volumi esposti nella libreria, hai diretto i tuoi passi verso una pila di Se una notte d’inverno un viaggiatore freschi di stampa, ne hai afferrato una copia e l’hai portata alla cassa perché venisse stabilito il tuo diritto di proprietà su di essa (…)