A volte ritornano – rieccoci!
Queste pagine sono rimaste mute per molto tempo. Abbiamo ricevuto messaggi ed esortazioni, da clienti o “solo” affezionati lettori virtuali che ci chiedevano “allora?”
Rieccoci pubblicamente, anche se dietro le quinte virtuali la nostra fabbrica di storie non ha mai interrotto la sua produzione.
Abbiamo arricchito queste pagine perché in molti ci avete invitato a scrivere per compleanni e matrimoni e, soprattutto, a regalare. Grazie a voi abiamo capito che l’importanza di quello che ci accade diventa spesso occasione per essere moltiplicata nell’amore attraverso il dono. E Storieria ha avuto il privilegio di commuoversi insieme a voi, partecipando attivamente per rendere indimenticabili feste di compleanno e cerimonie.
Abbiamo in programma un esperimento che accompagni le immagini dei matrimoni alle nostre parole e, parallelamente, dopo il riuscitissimo esperimento del compleanno di Bianca lo scorso 23 novembre, stiamo lavorando per creare serenate e musiche ad hoc. Insomma, “scriviamo le tue storie”, in modi sempre più creativi e diversificati.
Come succede in agricoltura, con la rotazione delle colture, il campo “a maggese” che appariva a riposo, in realtà, è stato quello dove la terra ha lavorato di più, rigenerando la propria fertilità.
Ce ne siamo fregati, qui a Storieria, delle necessità imposte dal fare business oggi. Anzi, a dirla tutta, a noi la parola “business” sta pure un po’ antipatica.
Il “business” non ci piace. “Ci piacciono” i sensi, tutti. Odorare, ascoltare, assaporare. Toccarsi. Guardarsi negli occhi, senza il filtro di uno schermo.
Attraverso la scrittura, far sentire il profumo del pane fatto in casa tramandato da generazioni, far ascoltare il grido di un neonato, far provare la sensazione sotto le dita quando si gratta la testa di un quadrupede, far affiorare una lacrima, ridere!
I nostri “non ci piace”: scrivere “per forza” un determinato numero di post, affollare questo blog anche senza ispirazione, perché l’importante è esserci – e chi se ne frega dei contenuti, inseguire like e followers, anzi… “dire” “like e followers”!
Siamo convinti che voi che scegliete di affidarci le vostre storie ci volete così: meno attenti ad accalappiare pollici in sù e – forse – anche un po’ vecchio stile. Certo, usiamo la tecnologia anche noi, a tratti ne siamo pure innamorati.
Prima, però, venite voi: persone da incontrare, storie da raccontare.
O no?