Eccoli lì, i primi cuori.
I baci in tutte le possibili forme: tubi, scatolette, orsacchiotti e cagnolini.
Peggio dell’apparizione dei panettoni e dei pandori nel supermercato all’inizio di novembre.
Peggio perché se la calamità del Natale riguarda più o meno tutti nostro malgrado, quella di San Valentino spezza la popolazione a metà tra chi è innamorato e chi no – indipendentemente dall’agguato consumistico legato a qualsiasi ricorrenza.
Dividere la popolazione tra chi è in amore (in amore e in coppia) e chi no è una forma di razzismo,  una discriminazione sentimentale.
Forse per questo ho sempre odiato San Valentino.
Mi è capitato di ricevere regali e ho malamente nascosto l’imbarazzo di fronte al pacchetto coi cuori, la rosa, il libro, il gioiello, il cuscino personalizzato e qualsiasi forma di dichiarazione d’amore pre-confezionata a misura di marketing del sentimento.
 
Scettici o innamorati, ci dobbiamo comunque fare i conti.
Da parte mia, pur detestando le consuetudini e qualsiasi forma di festeggiamento imposto dal calendario, quest’anno voglio affrontare la festa degli innamorati in un’altra prospettiva.
Ho apprezzato il blog dei nostri amici di paperproject, in particolare l’ultimo suggerimento per possibili regali: un libro di poesie, “per fare bella figura, magari sembrando più intelligenti di quello che si è”.
 
Mia sorella tempo fa in momento illuminato si chiese: “ma al posto degli orsacchiotti, perché non mi regalano un pigiama coi pugnali insanguinati?”.
Al diavolo i pelouche e le carte da regalo rosa, che i cuori vadano a quel paese insieme alle zucche di Halloween e la gita di pasquetta.
Che si sia innamorati di una persona, di un progetto, di un oggetto o di un sogno,  sfruttiamo il 14 febbraio come occasione per dar sfogo alla creatività.
Una frase dal cuore e dallo stomaco, scritta anche su un pezzetto di carta igienica o sulla busta riciclata della bolletta che aspetta di essere pagata, può far piacere anche ai più scettici come me.
E se non siete capaci, Storieria è qui anche per questo, ma senza orsacchiotti!