Chi conosce Storieria lo sa, noi siamo un po’ vintage.
Usiamo i social (moderatamente), abbiamo lo smartphone, il tablet, condividiamo i documenti per tener traccia delle varie stesure, lavoriamo via email con i nostri clienti e anche l’impaginazione la condividiamo con i grafici. Insomma, vintage non significa proprio antichi e retrogradi, anzi.
A pensarci bene, neanche la parola “vintage” può ben definirci.
Tutta questa premessa (pure autoreferenziale, ci perdonino i nostri lettori) nasce per annunciare una novità. Il mondo è pieno di storie, basta saperle guardare.
Se si è in città, un autobus, un parco, l’uscita di una scuola, il portiere se ce l’abbiamo, l’ascensorista, l’idraulico. Il fruttivendolo, il macellaio, quello che dietro la cassa del ferramenta e non alza mai lo sguardo – chissà poi che fa, là sotto.
Persone. Ma anche, perché no?, un filo d’erba, un oggetto dimenticato, un utensile, un portachiavi. Ne hanno tante, di storie da raccontare.
Da oggi, quindi, con una frequenza altalenante come le stagioni, il vento, l’umore e le occasioni, vi racconteremo una storia. Vera, verosimile, falsa, un po’ autentica un po’ fantastica, che importa?
La prima pagina di un quotidiano può essere fonte di enorme ispirazione. Per esempio, oggi abbiamo letto che una scrittrice americana, giustamente curiosa e attenta a tutti i potenziali personaggi intorno a lei, sul volo da New York a Dallas ha chiesto un cambio di posto a una sconosciuta per poter sedere accanto al suo fidanzato. La succitata sconosciuta, quindi, si è ritrovata a sedere accanto a un bel giovanotto.
La scrittrice ha immaginato una possibile storia d’amore tra i due che, effettivamente, hanno iniziato a chiacchierare e poi, sembra, anche un po’ a flirtare. E fin qui, tutto bene. Una possibile amicizia, una possibile storia d’amore. Fatti loro.
Ecco, fatti loro! Volutamente non pubblichiamo il nome della scrittrice, né quello del bellimbusto che (ma guarda un po’!) era un ex calciatore a cui è ritornata la fama in modo miracoloso quanto curioso. La scrittrice, infatti, ha costantemente twittato la storia dell’ex calciatore e della sconosciuta, spiandola dal suo posto nella fila immediatamente alle spalle della coppia nascente. Con tanto di fotografie.
Risultato: cinque milioni di visualizzazioni. Boom. Cinque milioni è un numero, cerchiamo di capirlo meglio:
4.350.000 sono gli abitanti di Roma e provincia.
1.650.000 quelli della Sardegna (stanno più larghi dei romani).
80.000 persone riempiono lo stadio Meazza di Milano, moltiplichiamo per 62 volte!
Si tratta davvero di un numero esorbitante di persone, tutte a seguire la telenovela in diretta.
Al calciatore non è parso vero svelare al mondo la sua identità, con tanto di post di se stesso con foto a mezzo busto mentre si domanda cosa sarebbe successo alla sua vita se avesse perso quel volo. Facile immaginarlo, cosa gli sarebbe successo: niente.
Della sua potenziale nuova fidanzata, invece, non si hanno notizie e questo silenzio non placa, anzi… si è scatenata la caccia a “Helen”. Quindi, cinque milioni di spioni attendono di conoscere l’identità di una passeggera del volo New York-Dallas, solo perché questa ha rimorchiato un bel tipo che era stato pure famoso.
Tornando alle nostre storie: ce ne sono tante, tantissime, molto di più degli spioni (anche se sono tanti, tantissimi).
Noi ogni tanto ve ne racconteremo qualcuna, ma lasceremo stare in pace tutte le possibili Helen.
Promesso!